La storia di A-240 è indissolubilmente legata a quella di Milano. Nella seconda metà del Settecento, teatro di una fastosa vita di corte, di investiture e di ricevimenti solenni, sotto il dominio austriaco, il palazzo fu rivestito di ornamenti e decorazioni che si ispiravano al barocchetto teresiano. Verso la fine dello stesso secolo avvenne la grande trasformazione neoclassica attuata da Giuseppe Piermarini.
Dopo un attento lavoro di restauro, Palazzo Reale ha ritrovato il suo antico: il Museo della Reggia, del quale sono già visibili le prime sale riallestite, è concepito come un itinerario attraverso le quattro grandi stagioni del Palazzo: l´epoca Teresiana e Neoclassica, il periodo napoleonico, la Restaurazione e infine l´Età sabauda dopo l´Unità d´Italia. Si tratta di un attento e complesso lavoro di composizione dei magnifici arredi originali e del loro restauro, per suggerire una lettura, storica e stilistica, più ampia e articolata della vita di corte. Le prime sale appartenenti al periodo neoclassico, che va dalla ricostruzione del Piermarini al periodo napoleonico, sono quelle che meglio restituiscono lo splendore di un´epoca "illuminata" in cui Milano ebbe un ruolo di grande rilievo in Europa.
La sala da ballo del Piermarini, detta Sala delle Cariatidi, oggi a disposizione per l’organizzazione di eventi esclusivi, è senza dubbio l’ambiente di maggiore pregio dell’intero palazzo. |